venerdì 3 agosto 2012

AUSM - AGE: la municipalizzata vuole esercitare il diritto di recesso


Questa amministrazione se ne lava le mani!
Sia concesso di fare il verso a quanto apparso sul sito comunale nella data 20 giugno u.s. dove di fronte alla presunta chiusura di AGE si legge “ Si può tranquillamente replicare che non è questa Amministrazione Comunale che se ne è lavata le mani”.

Questa amministrazione se ne lava le mani, continuamente, delle minoranze che in Consiglio Comunale rappresentano responsabilmente da ormai 4 anni e più oltre il 40% dei Calolziesi. Come ben ricordato dal consigliere Conti nella memoria che giustifica la sua assenza nella seduta odierna:

“Non si può chiedere al Consiglio, specie a chi è all'opposizione e non è a conoscenza di tutti gli atti amministrativi (salvo avere bozza della delibera 24 ore prima) , di decidere questioni così complesse e importanti in meno di un giorno senza discutere delle scelte complessive del Comune sulla gestione dei servizi”. E aggiungiamo: “ pur essendoci i tempi per convocare una commissione consiliare”.

Questa amministrazione se ne lava le mani nel momento in cui non esige dalla sua partecipata, AUSM nella fattispecie, una risposta celere e fattiva. Se tale decisione riveste carattere d’urgenza come mai non si è protocollata una lettera a cura del Direttore della partecipata già nella giornata di martedì 24 luglio dopo che, come si evince dalla stessa, il CdA di AUSM si è tenuto il 23 luglio 2012 alle ore 17.00 dopo la riunione avuta in Comune in pari data?

Questa lettera è stata vergata venerdì 27 luglio – ben 4 giorni dopo! - con molta ed intollerabile sufficienza, ed è stata protocollata il giorno martedì 31 luglio (prot. Comune 15769) .
Vista la scarsa chiarezza, giustamente, si è proceduto a protocollare sempre nella giornata del 31 luglio una seconda lettera avente quale oggetto le “motivazioni del recesso delle quote di partecipazione AGE Spa”.
Questa amministrazione se ne lava le mani nel momento in cui non esige un miglioramento a livello “operations” dell’azienda. Una lacuna che si ripete dopo quella già sperimentata nel consiglio comunale 4 giugno u.s. dove parte della documentazione relativa al bilancio, seppur pronta, è stata protocollata in ritardo e durante la seduta, buttiamola sullo humor, i numeri non quadravano!
Ricordiamo che questa amministrazione se ne lava le mani nel momento in cui alcune migliaia di Euro dei cittadini calolziesi sono state spese per finanziare la formazione secondo il famigerato modello Toyota… Credo si debba ripassare il concetto relativo al “Just in Time”.

Amaro sfogo a parte crediamo sia opportuno concentrarci ora sul dispositivo di delibera.

L’insignificante partecipazione azionaria non sembra essere motivazione sufficiente per portare all’esercizio del diritto di recesso. Quanto alla mancanza di rappresentanza nel CdA e nel Collegio Sindacale, questa affermazione sembra viziata dalla sottile bramosia di una poltrona… Se si ragionasse invece sulla necessità di avere una gestione dei servizi rafforzata, associata ed in sinergia tra più realtà territoriali, crediamo che la via maestra al momento sia quella di privilegiare il mantenimento delle partecipazioni

A titolo personale, in generale, credo sia preferibile ridurre il numero delle municipalizzate e/o delle partecipate favorendo l’aggregazione delle stesse in soggetti strutturati e di più ampie dimensioni, preferibilmente di natura pubblica, così da offrire servizi qualitativamente apprezzabili.

Relativamente al gas, l’assegnazione ad Egea, comporta ad oggi una presenza limitata a Calolziocorte, poiché i Comuni limitrofi opereranno presumibilmente con la costituenda “Reti Gas srl” (ex AGE SpA). Questo appare come un elemento di discrasia.

In ultimo un appunto relativamente alla stima formulata dalla società INTERCONSULTING: 2 milioni di Euro sembrano eccessivi per diverse ragioni. Tuttavia, correttamente, la delibera sottolinea come secondo il Codice Civile la valutazione sia compito degli amministratori di AGE SpA.

Una prima riflessione riguarda la monetizzazione richiesta: il 4,32% (partecipazione AUSM in AGE SpA) permetterebbe di incassare circa €85000 stanti le stime proposte che sono stilate tenendo conto sia del metodo patrimoniale che di quello finanziario.

A livello statutario AUSM detiene 1000 azioni del valore nominale di €50,00 e quindi il valore patrimoniale ammonta a circa €50000. La differenza sul monetizzabile è pertanto contenuta (capitolo prestito a parte).

Una seconda riflessione: se AGE dovesse adire a vie legali queste cifre garantirebbero La mera copertura delle spese stesse. Ecco perché questa scelta appare assumere connotati più politici che di virtuosità economica.

Terzo. Considerando che AGE muterà oggetto sociale nel passaggio a Reti Gas – da SpA a Srl - non è pensabile che prevalga un metodo esclusivamente patrimoniale nella valutazione delle azioni stesse? Di fatto secondo criterio prudenziale AGE liquiderà senza compromettere o danneggiare i suoi fondamentali patrimoniali. Oltretutto se la SpA andrà a morire, come sarà possibile procedere alla vendita delle singole azioni ? Le azioni di AUSM non potranno essere “vendute” o in via alternativa “acquistate” nuovamente da AGE in una sorta di buy-back. Al contrario è plausibile ritenere che tali azioni potranno essere “ritornate” con un valore più prossimo alla loro natura statutaria (quindi patrimoniale) scorporata dalla variabile finanziaria.

Luca Giovanni Valsecchi

Calolziocorte, Consiglio comunale di giovedì 2 agosto 2012