sabato 20 febbraio 2010

PD Calolziocorte: Sabato 27 Febbraio - Giornata democratica del tesseramento
e donne in piazza per le pari opportunità

OGGETTO: Lettera agli iscritti

Circolo PD Calolziocorte - Erve - Vercurago

Caro amico/a,
in questi giorni il Partito Democratico promuove il tesseramento per l’anno 2010.
Ho fiducia affinché tu colga l’occasione per rinnovare il tuo senso di partecipazione e di sostegno.
E’ positivo ricordare quanto profondi siano i valori che contraddistinguono lo spirito di un vero Democratico.
Sono convinto che il tesseramento resti un segno di quanto sia sincero e consapevole il nostro impegno per testimoniare questi valori, nonché una forma partecipativa più o meno indiretta all’iniziativa politica.

Ti invito pertanto alla
GIORNATA DEMOCRATICA DEL TESSERAMENTO
che si terrà
SABATO 27 FEBBRAIO
dalle ore 10.00 alle ore 12.30
presso la sede di Piazza Vittorio Veneto ( sottostante l’Istituto Credito Bergamasco ).
Avremo modo di scambiarci opinioni al momento dell’aperitivo .
Con la speranza di incontrarti, colgo l’occasione per porgerti i miei più sinceri saluti.

Calolziocorte, 16 Febbraio 2010

IL COORDINATORE DEL CIRCOLO
Luca Giovanni Valsecchi

Il tesseramento proseguirà poi nelle date e negli orari indicati :

DATA ORARIO LUOGO
Sab 27 Febbraio 10.00-12.30 Sede Piazza Vittorio Veneto
Sab 27 Febbraio 17.00-18.30 Erve – Circolo (bar)
Dom 28 Febbraio 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Mer 03 Marzo 20.45-21.45 Sede Piazza Vittorio Veneto
Sab 06 Marzo 10.00-12.30 Sede Piazza Vittorio Veneto
Mer 10 Marzo 20.45-21.45 Sede Piazza Vittorio Veneto
Sab 13 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Dom 14 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Sab 20 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Dom 21 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Sab 27 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto
Dom 28 Marzo 10.00-12.00 Sede Piazza Vittorio Veneto

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Sabato 27 Febbraio inoltre ci sarà un gazebo per sensibilizzare sulle pari opportunità nelle istituzioni dove si raccoglieranno le firme sulle cartoline per l'adeguamento degli statuti comunali e provinciali. Tale iniziativa sarà promossa dal PD con il sostegno di tutto il gruppo consiliare Uniti per Calolziocorte.

Tali cartoline verranno poi recapitate al Presidente della Provincia.
Questa iniziativa si terrà presso la "tenda" in Piazza Vittorio Veneto.

giovedì 18 febbraio 2010

Sì al Testamento biologico.
Ma il Registro comunale non è la soluzione.

Da oltre un anno si discute (con un dibattito piuttosto inconcludente) sul tema del testamento biologico, delle decisioni da prendere quando ci si trova nella condizione detta di “fine-vita”, sul diritto di scelta individuale e sulle modalità per esprimere la volontà (DAT – dichiarazione anticipata del trattamento) e per attuarla. Un tema davvero delicato, che si ritiene debba essere trattato col massimo rispetto, con serietà, con buonsenso e competenza. È un tema (anche) politico, da risolvere con una legislazione giusta, ponderata, attenta.

Martedì 16 febbraio l’argomento è stato sottoposto al Consiglio comunale, con una mozione presentata da due dei consiglieri del Gruppo di Uniti, Conti e Rota.

Pur non ritenendo corretto affrontare un argomento così delicato e importante solo dal punto di vista della pratica amministrativa, si riconosce come sempre più spesso l’unico modo per far discutere di tali temi e tentare di offrire un contributo politico sia quello dell’iniziativa in Consiglio comunale. La mozione, che poi è stata respinta, proponeva l’istituzione di un Registro presso il Comune di Calolziocorte, dove un funzionario avrebbe dovuto certificare tale “testamento di vita” o “dichiarazione anticipata circa il trattamento sanitario” ecc. in busta chiusa con l’indicazione del fiduciario scelto dal richiedente oppure dal singolo individuo.

A parte la finalità (condivisibile) di sollecitare l’invito al Parlamento perché ne discuta e decida, noi consiglieri abbiamo votato contro perché l’istituzione di un Registro comunale non risolve il problema (registro che rimarrebbe comunque nei Comuni se non fosse previsto dalla futura legge?) e soprattutto perché siamo convinti sia preferibile l’istituzione dei un Registro telematico centralizzato, come proposto ad esempio dal prof. Veronesi; una banca dati di questo tipo permetterebbe una più rapida ed efficiente forma di consultazione da parte delle strutture sanitarie ed ospedaliere. Per il sistema Lombardia, poi, perché non agganciarsi a quella che è la Carta Regionale dei Servizi (CRS) elettronica tramite il Sistema Informativo Socio-Sanitario (SISS)? Tale forma potrebbe essere estesa a livello nazionale. Oppure perché non memorizzare la scelta su carta d’identità elettronica? (In merito si sta discutendo di “immagazzinare” la scelta di essere donatore d’organi).

Si ritiene che sia una legge condivisa – si ribadisce condivisa - a livello nazionale a dover dettare le soluzioni. Questi difformi provvedimenti adottati da alcune amministrazioni comunali (spesso nelle grandi città) rischiano solamente di creare una giungla legislativa ed una autoregolamentazione a macchia di leopardo lungo lo Stivale. L’iniziativa dal basso sulle istituzioni potrebbe poi sollevare anche contenziosi giudiziari. Per di più l’emotività legata alla cronaca di questi giorni non permette ai più di affrontare dei ragionamenti con la dovuta serenità.
Dal punto di vista tecnico poi si limita la figura del fiduciario o curatore, che negli altri Paesi ove leggi simili esistono, riveste in realtà un ruolo centrale ed è anzi obbligatoria e non facoltativa (come espresso nella mozione presentata).
Notaio, parente stretto o medico curante? Sembra che tutti possano assolvere tale funzione. Nel notariato già si parla di prestazione dal costo simbolico (da nessun costo alla cifra di 20€ ). Così come per i medici deve poter essere garantito il diritto all’obiezione di coscienza.
La DAT inoltre può essere revocabile e rinnovabile illimitatamente dopo un periodo di 5 anni. C’è poi la questione dell’alleanza terapeutica medico-paziente che deve essere tutelata. In casi gravi che precedono lo stato di incoscienza la “percezione” dello stato di malattia cambia, quindi come regolare queste delicate situazioni?
Si necessita poi di un Collegio medico che, escludendo il medico curante, attesti lo stato di incapacità e la successiva efficacia della DAT.

Ma soprattutto, ricordiamolo, il collegamento tra “la forza della medicina ed il sapiente e prudente giudizio della persona” è e rimane il metro di misura che forse neppure una legge potrà colmare.

Paolo Autelitano e Luca Valsecchi


martedì 16 febbraio 2010

Piazza Vittorio Veneto - Bar e posteggi ... tutto in sosta!

di Paolo Autelitano e Luca Valsecchi

In attesa che il nuovo bando per la concessione della licenza del bar trovi una soluzione in quei di Marzo, nel Consiglio comunale di martedì 16 Febbraio si è discusso dei parcheggi sottostanti piazza Vittorio Veneto. Tale intervento,come noto e evidente, è stato caratterizzato da un investimento economico molto considerevole (quasi 2,2 milioni di euro e non 1,8 come indicato dall'ulitmo numero de IL FOGLIO CALOLZIESE) e da tempi lunghi; l’inaugurazione era attesa appena dopo l’estate, ma ancora ormai a fine febbraio si discute della destinazione dell’area a parcheggio.

L’Amministrazione ha proposto la gestione per l’anno in corso 2010 in affidamento ad Ausm anche se nel doumento di previsione era dato come per certo il bando pubblico di affidamento.
A onor del vero, a seguito dei necessari interventi (e quindi spese) per predisporre la segnaletica e quanto necessario, Ausm prevede un ricavo attorno ai diecimila euro, ma è opportuno sottolineare che:
- ormai a marzo, i mesi di gestione sono al massimo 9-10;
- per realizzare l’utile, la via più “sicura” è destinare la totalità dei 34 posti auto (la capienza è ridotta rispetto ai 51 preesistenti) ad abbonamento, quindi precludendo l’utilizzo occasionale;
- in vista dell’anno prossimo, quando probabilmente la gestione degli stessi parcheggi sarà affidata tramite gara d’appalto, non è detto che possa essere Ausm ad aggiudicarsi il servizio, e chi subentra troverà i lavori già eseguiti;
- il servizio della sosta a pagamento complessivamente risulta in perdita, e come già detto due anni fa in campagna elettorale, è un sistema che va rivisto, poiché il cittadino si trova a pagare sia direttamente col gratta&sosta, sia nelle tasse generali.

A tale proposito, a parte la questione di Ausm che merita una considerazione a parte e la massima attenzione circa il suo destino (ma aver perso negli anni i servizi strategici e non aver sfruttato la via maestra dei servizi gestiti a livello sovraccomunale, con accordi nell’ambito della valle San Martino, la cui “identità” viene difesa solo a parole ma non con le proposte amministrative lungimiranti), riteniamo che la soluzione temporanea migliore sia quella sperimentale nel periodo attuale, proprio in vista della prossima gestione,con una parte dei posti auto destinati ad abbonamento, una parte a sosta breve (con e senza pagamento) di 30 minuti e una parte col limite di un’ora, per favorire la massima affluenza ad uso di negozi, uffici, attività presenti in centro.


venerdì 12 febbraio 2010

Comunicato Stampa 12 febbraio 2010 -
"Sanità in Salute?" - Cittadini e territorio -

Venerdì 5 febbraio il Circolo Pd Calolziocorte – Vercurago - Erve ha proposto un incontro pubblico in sala civica sul tema “Sanità in salute?”
Felice Baio – Presidente dell’Assemblea distrettuale sanitaria del meratese – ha aperto la serata illustrando le normative che regolano il servizio sanitario e quello socio-assistenziale regionale. Ha inoltre evidenziato come siano applicati nel territorio lecchese gli indirizzi operativi previsti dal Piano di Zona (come ad esempio la gestione associata) e come si articoli, a volte con difficoltà, la sussidiarietà sia essa di natura verticale o orizzontale.
Lo scenario locale è stato oggetto degli interventi dell’ex sindaco di Carenno Tironi e dell’assessore con delega alle politiche sanitarie del Comune di Monte Marenzo Ornella Chiari. Entrando nello specifico del Distretto sanitario e dei servizi in Valle San Martino, si è ricordato come esso sia frutto della collaborazione tra le Amministrazioni comunali con il decisivo coordinamento curato dalla Comunità montana; a tal proposito si è sottolineato come il Comune di Calolziocorte si sia sempre più sottratto, a partire dalla metà degli anni 90, dalla compartecipazione. Ciò ha isolato lo stesso sempre più in una autonomia, quando invece si sarebbe meglio giustificata una gestione associata dei servizi nell’ambito della Valle. Tale scelta ha inoltre reso meno efficace l’offerta della Comunità montana e il suo stesso ruolo istituzionale, svuotato di competenze.
È poi intervenuto il consigliere regionale Carlo Spreafico che ha ribadito lo stato di eccellenza della sanità lombarda.Tale eccellenza, tuttavia, non è immune da criticità e da possibilità di ulteriore miglioramento.


Nella foto (a partire da sinistra) Felice Baio,Carlo Spreafico,Luca Valsecchi


Le Asl che dovrebbero comportarsi realmente come aziende (ma spesso sono vincolate dalle norme), il problema degli accreditamenti, la mancanza del coinvolgimento del territorio. Quest’ultimo infatti ha organismi consultivi, ma privi di decisionalità. Spreafico ricorda come la partecipazione non dovrebbe essere limitata alla sola consultazione, dove tutto è deciso in modo centralista (Regione) e non federalista, ma cooperare per realizzare una reale programmazione - anche economica - partendo dai bisogni del territorio. Citati poi - con l’illustrazione di proposte in merito -ospedali di comunità, carta dei servizi, assistenza domiciliare e residenze protette dotate di servizi minimi essenziali per anziani.
Attenzione di riguardo poi alle famiglie – sempre più dinamiche – così da creare un anello di giunzione tra assistenza sanitaria e convalescenza post-degenza dei parenti interessati; la migliore finalizzazione dei voucher, misurati sulla situazione effettiva e familiare più che sulla patologia.

intervento di Carlo Spreafico