domenica 7 giugno 2009

Lettera Comunità di Via Gaggio per Duccio Facchini - 02.06.09

Dott. Nicola Prete – Prefetto di Lecco
Dott. Giuseppe Racca – Questore di Lecco
Dottor Virginio Brivio – Presidente della Provincia di Lecco
Dott.ssa Antonella Faggi – Sindaco di Lecco
Mons Bruno Molinari – Vicario episcopale della III Zona Pastorale di Lecco
Mons Franco Cecchin – Decano della Città di Lecco
Istituzioni della Città di Lecco e Territorio
Cittadini


Lecco, 2 giugno 2009

Vi scriviamo provocati da quanto abbiamo raccolto dalla stampa locale, da quanto visionato su youtube, da quanto raccontato da testimoni e dalla denuncia penale comminata il 1 giugno dalla Questura di Lecco a Duccio Facchini per violazione degli articoli 650 e 654 del Codice Penale (Art. 650: Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità; Art. 654: Grida e manifestazioni sediziose).
Siamo anche perplessi e provocati dalle parole del Ministro La Russa per come le abbiamo ascoltate dal filmato (la contestazione è datata al 22 maggio 2009): lo possiamo identificare e portare via… eccolo lì, cretino.

Siamo turbati perché un livello così basso non lo avevamo sperimentato mai; ma il turbamento maggiore è determinato da non vedere attesa una questione che è il dna della esperienza della comunità di via gaggio e risponde alla domanda: quando una generazione è vitale? La domanda si misura con un’altra: quale sarà la vita e la possibilità di vita per la generazione che viene?
Pensiamo a Duccio e ai giovani; a quelli che scendono in piazza per porre domande, magari a muso duro e senza aggettivi, e a quelli che hanno deciso di non andare a votare perché non si fidano degli adulti per come hanno ridotto il palcoscenico della vita.

Scriviamo perché sentiamo viva questa responsabilità nei loro riguardi; abbiamo imboccato per dieci anni la fatica gioiosa di far strada assieme a questa generazione con il progetto Crossing. Insieme ci stiamo educando alla libertà che chiede consapevolezza e responsabilità dei propri diritti e doveri.
La preoccupazione maggiore è che ogni giovane che incontriamo impari a prendere responsabilmente parola sulla propria vita e su quella collettiva. È certamente rischioso farlo in una stagione di parole d’ordine, anche se convertite in slogan di appartenenze, e di immensi silenzi.
È preoccupante vedere un’autorità che fa togliere la parola facendo portare via le persone; vengono i brividi a pensare questa logica. È drammatico pensare a un potere che non si lascia più interrogare, magari in modo non piacevole, e risponde chiedendo i documenti.
L’afonia dei benpensanti fa da cornice al quadro, è il sonno dei normali.

Ci sono venute in mente le dichiarazioni fatte da frei Betto: «chi occupa il potere modifica il modo di vivere; si circonda di adulatori, accoglie inviti lusinghieri, dispone di consiglieri che mai lo contraddicono; di uffici, segreterie, apparati e mezzi che sarebbero solo pubblici ma diventano di sua proprietà. I comuni mortali lo guardano con ammirazione perché ha facoltà di approvare progetti, concedere finanziamenti, ordinare grandi opere, distribuire incarichi, regalare viaggi... ».
L’afonia del territorio lecchese non è un buon segno di democrazia.
Questo gesto contro Duccio Facchini che segno lascia in lui, nella generazione dei giovani, nella nostra città/territorio?

Forse una voce lanciata nel deserto opaco di questa nostra città avrebbe potuto generare un sussulto di interrogativi. Tutto si è risolto nella più banale e brutale storia.
È una riflessione a voce alta quella che facciamo, colma di passione per la vita e per il nostro territorio. Non vogliamo smarrire nel nostro lavoro con i ragazzi l’orizzonte di quei valori che stanno alla base della nostra costituzione; è per questo motivo che sentiamo il dovere di prendere parola su quello che è successo ad alcuni giovani lecchesi; rivendichiamo il diritto responsabile a chiedere la parola, ad ascoltare, a esigere da chi per nostra delega ricopre una carica politica, risponda del suo operato e delle sue parole.

Poniamo delle domande a noi per primi ma per dovere di cittadinanza le giriamo a tutti:
• Cosa pensiamo della passione di alcuni nostri giovani per la verità, la giustizia, i diritti umani?
Una dialettica sia pur gridata è meglio di nessuna dialettica.
• Cosa significa essere responsabili della crescita democratica delle nuove generazioni?
Per noi significa essere chiamati a rispondere alla loro passione con parole, presenze, comportamenti coerenti con i valori in cui crediamo.

La libertà di pensare-chiedere-interrogare, partecipare alla vita politica è uno di quei valori che vogliamo difendere. Quello che sta succedendo a questi giovani ci riguarda in prima persona, perché il loro diritto di parola è il nostro diritto.

La comunità di via gaggio


mercoledì 3 giugno 2009

Consiglio Comunale 27.05.09 -
AUSM: Solone e Licurgo

Nell'ultimo Consiglio Comunale tenutosi in data 27.05.09 all'OdG vi è stata la relazione del bilancio consuntivo 2008 per quanto concerne la partecipata comunale.

Buona parte dei Calolziesi è a conoscenza del fatto che AUSM, a differenza degli anni passati,ha perso molto del suo smalto in termini di redditività.Ciò è giustificato anche dall'esito del nostro sondaggio on-line.
Sebbene quest'anno il bilancio sia in utile per una cifra di 179.120€, non si può nascondere come tale performance sia garantita dai proventi straordinari (+312.800€)dovuti alle partecipazioni azionarie in ACEL ed AGE.
Andando a sviscerare i conti si nota come il margine operativo lordo (indice della bontà operativa dell'azienda in termine di valore acquisito) passi da -100.476€ del 2007 ai -255.253€ del 2008. Il peggioramento è assai evidente.

In fase consiliare si è sottolineato come in un piano di risanamento sia necessario rinunziare a risorse non strategiche (ennesima perdita per le aree di sosta, servizio del Verde - quest'ultimo a detta della "verde" amministrazione garantisce un servizio migliore che in passato!Sarà...).
In questo periodo di crisi, molti sono gli esempi di ristrutturazione strategica nelle aziende private; tuttavia "AUSM è ormai una multiutility pubblica ben diversificata" ha detto il suo presidente (ATTENZIONE presidente e non Presidente con la P maiuscola. Capirà il lettore in seguito il perchè di questo cruccio...)

Il presidente nella sua relazione sottolinea come siano mancati ricavi dall'acqua per 65.000€ a causa di una diminuzione dei consumi. Come se risparmiare l'oro blu fosse un peccato. Ad ogni modo sappiamo come l'adeguamento delle tariffe per l'acqua sia alle porte (non certo per volontà di AUSM). Si lasci solo affievolire la febbre delle urne...

Con una liquidità di 1.927.967€ pare vi siano i presupposti per un business plan di sicuro rilievo secondo il CdA della partecipata.In cantiere il trattamento dei fanghi a seguito della depurazione di acque. Tuttavia questa non pare una scelta "libera" dell'azienda in quanto le normative europee sembrano farsi più stringenti attorno a questi temi.In un futuro non così lontano gli stessi fanghi non potranno più essere utilizzati in agricoltura. Quali vie allora se non la termodistruzione o gli stoccaggi dopo inertizzazione? E' una scelta che ci vede solidali, ma non crediamo che tale business (ottenuto in qualità di subcontractor) possa essere l'ancora di salvataggio dell'azienda. Ed il teleriscaldamento, vero cavallo di battaglia di questa partecipata, ahinoi sempre più sola? Le note scritte dicono che al momento non si può realizzare anche a seguito del posizionamento fuori classifica del progetto in Regione.E le consulenze passate (43.132€ nel 2008 e 35.856€ nel 2007 ) a carico delle tasche dei cittadini?

Ad ogni modo ciò che è emblematico è il caso di Solone.

Nella relazione al bilancio del presidente si legge:

Nello specifico la nostra Azienda è rimasta un esemplare unico sul territorio provinciale,molte amministrazioni comunali ce la invidiano, così come molti soloni hanno cercato di dirci che cosa dovevamo e non dovevamo fare, con proposte per lo più sterili e anche con colpibassi, dimenticandosi che ogni giorno noi eravamo “sulpezzo” ad affrontare i problemi reali,ricercando e trovando soluzioni, intuendo e guidando i cambiamenti.

In sede consiliare è stato chiesto al presidente cosa intendesse con "soloni"...
La risposta, con nostro sgomento, è stata la seguente: il riferimento è a tutti coloro "chi fa i sole di scàrp" [citando se non si ricorda male il sostantivo femminile latino solea,ae]. Il riferimento è rivolto a coloro che voglion fare la suola delle scarpe a tutti. [se ci fossero errori nella locuzione dialettale se ne chiede venia...]

Ebbene a noi risulta che la derivazione corretta e universalmente riconosciuta sia Solon, Solonis facente riferimento a Solone, poeta e legislatore, che contribuì con le sue riforme all'instaurazione della democrazia in Atene.Ecco perchè spesso si parla anche di "dotti soloni".

A proposito scorrendo sempre la relazione del presidente si legge:
Per un futuro c’è solo un live motive : “Pensare in grande”

Anche qui il più consueto leitmotiv è stato istrionizzato - diciam così - in live motive.

Al di là di queste "libere" interpretazioni, noi riteniamo che talvolta riconoscere i limiti o gli errori da parte di un Presidente o di una amministrazione potrebbe essere segno di maturità e serietà.
Ma evidentemente poichè l'umiltà non fa parte di questo piccolo mondo calolziese,dove ognuno è padrone in casa propria, difficilmente anche un novello Licurgo potrebbe dettare le giuste regole...

Del resto quanto scritto - vi verrà detto - non conta nulla poichè frutto di strumentalizzazioni e falsità. Ma il saggio ricorda: la libertà ha un prezzo...



Lettera di Romano Prodi al PD

Qui di seguito pubblichiamo la lettera diramata in data odierna dall'ex-premier Romano Prodi.

Inoltre come augurio per la tornata elettorale ormai alle porte pubblichiamo le foto di Dario Franceschini in quel di Calolziocorte.Il suo sostegno è per Virginio Brivio quale Presidente della Provincia.

E ricordiamo che a prescindere dai numeri delle urne il nostro impegno è volto ad una battaglia culturale prima ancora che politica.Coraggio!


Qui sotto le foto di Franceschini e Brivio a Calolziocorte.





LETTERA DI ROMANO PRODI

Care amiche e cari amici,
nel momento in cui ribadisco la mia già provata volontà di rimanere al di
fuori della politica del nostro Paese, sento il dovere, come semplice
cittadino, di sottolineare l'importanza del voto a cui noi italiani siamo
chiamati.

Anzitutto un voto per l'Europa. In questa linea richiamo la necessità di
rafforzare il Partito democratico ricordando come esso abbia sempre con
convinzione sostenuto le grandi scelte europee quali l'euro e l'allargamento
che, come si è dimostrato in questa fase di durissima crisi, sono la
principale difesa per l'Europa e l'Italia.

La seconda ragione nasce dall'intensificarsi di numerosi segnali di allarme
e di interrogativi da parte di tanti amici ed osservatori stranieri per la
caduta di dignità e per la qualità democratica del nostro paese, segnali che
ho colto con sofferenza nella mia attività internazionale.

Di fronte a questo il Partito democratico, pur nel suo non facile cammino, è
l'unica concreta risposta.

Non è tempo né di astensioni né di sofisticate distinzioni.

E' il momento di dimostrare che l'Italia può essere diversa, che ha profonde
radici etiche e che è ancora capace di contribuire alla crescita democratica
di una nuova Europa.

Con amicizia

Romano Prodi

Bologna 3 giugno 2009