sabato 27 novembre 2010

Piano opere triennali 2010-2012: controreplica democratica

Comunicato del 26 Novembre 2010

Il signor Sindaco vive a Calolziocorte?
Spiace deludere il primo cittadino il quale dovrebbe ben sapere come non sia poi così importante il certificato di residenza.
Evidentemente la sua risposta schiumante è conseguente all’aver toccato alcuni nervi scoperti dell’amministrazione.
Non credo il Sindaco debba ripeterci dove e come si vadano a reperire le previste coperture finanziarie poiché i dati si evincono da sé nelle delibere di giunta relative al piano delle opere triennali.
Quanto agli interventi realizzati in passato nessuno vi aveva fatto riferimento. Per essere dunque più precisi, gli 8 milioni di euro che l’amministrazione dice di aver investito con AUSM per il depuratore sono conseguenza di un evidente vantaggio fiscale che non sarebbe stato conseguito se l’opera fosse stata realizzata direttamente da Regione e Provincia. Queste ultime inoltre hanno dovuto obbligatoriamente effettuare il trasferimento di risorse non potendo fare altrimenti per legge.
Il signor Sindaco deve rendersi conto che – utilizzando una metafora idrica – non può darla a bere a tutti.
A “prosciugamento” di questa polemica ricordo al signor Sindaco - questa volta a titolo personale - che l’allacciamento delle utenze casalinghe del sottoscritto al sistema fognario risale a ben prima del suo duplice mandato e che dopo vent’anni di amministrazione leghista all’interno di un bacino di 30000 abitanti il depuratore sia quantomeno un’opera dovuta.


Piano opere triennali: il Sindaco replica

“Ho l’impressione che Luca Valsecchi non risieda a Calolziocorte”.
È caustico Paolo Arrigoni, nei confronti del consigliere comunale del Pd, che accusa la Giunta di Calolziocorte di aver fatto solo asfalti nel 2010.
E snocciola i numeri: “Gli asfalti, per 320.000 euro, sono nulla rispetto agli oltre 8 milioni di euro investiti dall’Amministrazione comunale con Ausm per il nuovo depuratore che è entrato in funzione ai primi di ottobre e per i sistemi di colletta mento fognario intercomunale. Non dimentichiamo poi l’interscambio ferro-gomma – che vale 1.130.000 euro – che attende solo il collaudo. E, ancora, la riqualificazione del parcheggio in via Mazzini con la fermata degli autobus (60.000 euro), la copertura d’ingresso alla scuola materna di Foppenico (42.000 euro), l’ampliamento del sistema di videosorveglianza (115.000 euro) e, negli ultimi giorni, due interventi di messa in sicurezza a Sopracornola (28.000 euro) e in via Santi Cosma e Damiano dove dovrebbe abitare il nostro conigliere (68.000 euro)”. A ciò vanno poi aggiunti gli interventi di manutenzione ordinaria per diverse decine di migliaia di euro.
E il sindaco prosegue: “Siamo riusciti a fare molto pur nei vincoli imposti dal patto di stabilità. Mi rendo con che alcune opere saltino più all’occhio e siano di più immediata fruibilità, come la piazza o gli asfalti. Ma il consigliere Valsecchi può usare tranquillamente il bagno di casa sua anche perché è collegato al sistema fognario: minore visibilità ma… grandissima utilità”.
Per quanto riguarda le opere pubbliche previste nel piano triennale 2011-2013 Arrigoni conclude: “Mi pare ovvio che quando viene predisposto un piano delle opere pubbliche la copertura non sia immediatamente disponibile, ma è altrettanto ovvio che i fondi strada facendo vengono reperiti, magari anche con qualche aggiustamento al ribasso. Ma in ogni caso la Giunta di Calolziocorte cerca di puntare in alto, nell’interesse della cittadinanza”.

Provincia di Lecco 26 Novembre 2010

giovedì 18 novembre 2010

Piano opere triennali: Palestra in località Sala e pista ciclopedonale al Lavello

Comunicato del 18 Novembre 2010

L’amministrazione comunale – dal punto di vista economico – ricorda tanto l’ampolla del dio Po: ha una capacità limitata.

Al di là della colorita espressione, i primi incontri nelle frazioni evidenziano come dal punto di vista degli interventi programmati, poco sia stato realizzato oltre alle asfaltature. Sebbene l’amministrazione calolziese stia liquidando con accettabile tempistica prestatori e fornitori - la realizzazione degli interventi urbanistici va a rilento. Il patto di stabilità impone rigore e i suoi vincoli potrebbero anche rivelarsi più stringenti nel 2011 nonostante le concessioni ottenute a livello europeo.

Ecco perché riteniamo che la politica delle buone intenzioni non si possa sposare con la contingenza. Si diceva di un concorso di idee per la piscina a Calolziocorte. Inutile formulare ora dei commenti.

In attesa di chiudere i pagamenti di Piazza Vittorio Veneto, nel piano delle opere triennali 2011-2013 approvato dalla giunta lo scorso ottobre, è prevista la realizzazione della palestra di Sala. Tale intervento è atteso dai residenti della frazione anche in virtù del fatto che gli alunni della scuola elementare sono costretti a spostarsi sin al Lavello per effettuare le ore di educazione fisica. I costi preventivi dell’opera ammontano ad 1.500.000€ totalmente ricoperti dalla contrazione di un mutuo. Ad oggi però riteniamo che fare delle promesse sia fuori luogo. Se invece la spiegazione fosse la sola logica contabile di quantificare le risorse in via previsionale, ci può stare.

Per quanto riguarda il 2011 si nota come vi sia la volontà da parte dell’amministrazione di partire con i lavori della pista ciclopedonale in località Lavello e nel contempo con l’ampliamento della scuola elementare di Rossino.
Il reperimento delle risorse alimenta qualche perplessità. Dei 302.000€ previsti per la ciclovia, ben 120.800€ sono computati su una richiesta di contributo alla Regione via bando.

L’augurio è che si possa centrare l’obiettivo anche se un primo analogo tentativo è stato fallito nel 2009 dove – si legge – “la richiesta non ha riscontrato esito positivo”.
Osservando i numeri si nota come degli oltre 800.000€ da introitarsi a mezzo trasferimento di immobili , 290.000€ siano reperiti dalla (auspicabile) vendita delle due unità commerciali sottostanti Piazza Vittorio Veneto. Non molto per la verità considerando lo stato e l’ubicazione dei luoghi. Ciò che lascia l’amaro in bocca - complice la crisi economica – è stata la mancata capacità dell’amministrazione di “passare all’incasso” e lo spettro di future trattative private sembra farsi vivo.

Certo il mattone non naviga in buone acque. Sempre per restare in tema a Calolziocorte la maggioranza ha approvato in Consiglio Comunale il famoso Piano Casa sul quale i nostri dubbi si son rivelati fondati. Dai dati emersi sul Sole 24 Ore il 13 settembre scorso si parla di 2700 progetti in 63 città italiane. Su scala nazionale l’effetto è da ritenersi nullo. A Calolziocorte a metà ottobre non risultava alcuna richiesta compatibile con i criteri adottati dalla delibera consiliare a detta degli uffici competenti.

Si spiega da sé il perché sulla base di queste assunzioni vi sarà da discutere a fondo il PGT in fase di approvazione.

Gazzetta di Lecco 20 Novembre 2010
Giornale di Lecco 22 Novembre 2010
Provincia di Lecco 24 Novembre 2010