Con una deliberazione del 4 agosto scorso la Giunta comunale ha approvato un forte aumento delle tariffe per le mense scolastiche di Calolziocorte.
In sostanza si passa (per le elementari e medie) da Euro 3,34 a Euro 4,19 per un buono pasto, con un aumento secco di più del +25% e anche per la fascia più bassa (con reddito inferiore a circa 10 mila Euro) si passa da Euro 2,80 a Euro 3,20 (aumento +14%).
Per le scuole materne invece l'impatto è molto più difficile da valutare in quanto fino allo scorso anno scolastico il pagamento veniva effettuato con una retta mensile.
Comunque saranno più famiglie a pagare il massimo della quota, visto che il limite di reddito oltre il quale le famiglie pagano di più scende da Euro 18.000 a Euro 13.500 e le fasce di reddito scendono dal numero di 6 a 3.
Si tratta di un aumento che contestiamo nel metodo e nel merito.
Nel metodo perché questa Amministrazione a tutt'oggi non ha ancora convocato la Commissione consiliare preposta.
Peraltro non ci risulta sia mai stata convocata per discuterne neppure l'apposita Commissione per il diritto allo studio, in cui vengono ascoltate le opinioni anche degli operatori scolastici.
Non è possibile che si discuta e si approvi il Piano per il diritto allo studio quando l’anno scolastico è già avviato. Avremmo voluto presentare le nostre proposte.
È un bruttissimo biglietto da visita per il nuovo assessore alla Pubblica istruzione.
Nel merito perché l'aumento è troppo forte e secco soprattutto se non scaglionato nel tempo.
È vero che le tariffe erano ferme da anni, ma rispetto allo scorso anno per ogni figlio alle elementari o medie le famiglie spenderanno nell'anno scolastico complessivamente quasi 150 Euro in più.
Insomma anche il Comune di Calolziocorte "mette le mani nelle tasche dei cittadini” proprio mentre il carovita aumenta in maniera esponenziale!
Non si è neppure pensato di introdurre alcuni correttivi alle fasce di reddito, magari inserendone altre per diluire la gradualità d’aumento.
Addirittura per le scuole materne la fascia di reddito per le famiglie che pagano di più scende da Euro 18.000 a Euro 13.500.
E soprattutto non si prevedono agevolazioni per le situazioni più gravi a partire da quelle per le famiglie colpite dalle recenti crisi aziendali (ERC, Riello, Leuci...).
Noi chiediamo con forza che almeno queste misure siano recuperate nel Piano per il diritto allo studio.
Ma non rinunciamo a proporre le nostre soluzioni alternative, ad esempio chiedendo che, in via straordinaria, in via di assestamento di bilancio si applichi l'avanzo di amministrazione ancora disponibile per recuperare le minori entrate che ci saranno abbassando il costo del buono mensa.
Peraltro sarebbe bastata solo una piccola parte degli oltre 100 mila Euro, che il Comune paga ogni anno per il mutuo per un'opera non utile e di immagine come la "nuova" Piazza V. Veneto, per non aumentare le tariffe.
La morale è che sono ancora una volta le famiglie a pagare la politica del governo Berlusconi che punisce gli Enti Locali imponendo assurdi patti di stabilità, che blocca gli investimenti e taglia le spese per lo stato sociale, e abolendo indiscriminatamente per tutti, ricchi e poveri, imposte come l'ICI, per poi non garantire le risorse finanziarie necessarie per far andare avanti i servizi dei Comuni senza farne gravare gli aumentati costi sul cittadino.
lunedì 25 agosto 2008
Mense scolastiche: eccessivi gli aumenti
Comunicato del 23 Agosto 2008
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1 commento:
sono già diversi i genitori che stanno valutando di non avvalersi del servizio mensa poiché, avendo più figli a scuola, con gli aumenti diventa meno oneroso trovare alternative per il pasto...
nessuno si preoccupa delle famiglie numerose? se non ricordo male il candidato di Uniti per Calolziocorte, in campagna elettorale, aveva anticipato alcune proposte proprio per le famiglie numerose ma nessuno - proprio nessuno - ne ha mai dato risalto.
ci auguriamo di aver un po' più di attenzione; apprezziamo le dichiarazione che la stampa ha riportato in questi giorni, aspettiamo interventi: è un momento difficile!
grazie
AL
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