Commento al Giornale di Lecco del 25 agosto 2008
In merito a quanto apparso sulle colonne odierne del Giornale di Lecco gradirei sottolineare come la dichiarazione di UNITI, non necessariamente debba essere l'opinione di tutti i componenti il gruppo consiliare. Personalmente ritengo che il Consiglio Comunale dinnanzi all'azienda ERC sia un atto di spettacolarizzazione eccessivo. E' giusto che le dovute discussioni trovino pienezza nelle sedi istituzionali.
Già altri calcano il palco inscenando Consigli dei Ministri a Napoli...
Se fossi un dipendente ERC, sarei fortemente irritato nel vedere come le parole non trovino conforto nei fatti.
Prima che la carta stampata potesse pubblicare quanto in oggetto,la richiesta di Uniti era di attendere una risposta dopo un dialogo aperto con le forze dell'intero Consiglio Comunale
Ritengo sia più giusto ricercare i contenuti che i contenitori d'attrazione, ecco perché mi dissocio dalle tinte forti dipinte dal settimanale locale d'informazione
Ritengo vi sia stata piena solidarietà da parte delle forze politiche del centro-sinistra calolziese.
In particolar modo lo hanno dimostrato l'azione congiunta della Provincia, del consigliere regionale Carlo Spreafico e dell'On. Lucia Codurelli.Questi ultimi hanno presenziato alla riunione tenutasi a Calolziocorte lo scorso 1° Luglio. In quell'occasione erano presenti anche i soggetti RSU della ERC.
Essi hanno ricordato che il 5 settembre prossimo al tavolo territoriale in Provincia si discuterà nello specifico la proposta per la realizzazione di un POLO DI ECCELLENZA PER LA GESTIONE DEL MERCATO DEL LAVORO A LECCO.
Benché le risorse finanziarie siano esigue e vi sia qualche punto da chiarire, la bontà della proposta appare lodevole ed inoltre trova terreno fertile se inquadrata nella legge regionale 22 del 2006 per quanto concerne il mercato del lavoro in Lombardia.
3 commenti:
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Mi trovo d'accordo sul fatto che i toni forti che talvolta la stampa usa siano eccessivi anche perché non contribuiscono a informare correttamente l'opinione pubblica; ciò che, se non ricordo male, dovrebbe essere una (una?) delle principali finalità dei mezzi di comunicazione. I quali, da noi che ormai siamo abituati a definirli "mass media", dovrebbero essere visti e usati come servizio d'informazione, direi anche servizio pubblico, di più: utili alla democrazia e alla pacifica e civile convivenza. Ma questo è un argomento che potremo approfondire in altra occasione, proprio perché di fondamentale importanza.
Lasciando quindi da parte se è giusto subire il giudizio giornalistico prima (o in vece) di quello del cittadino, dico che una informazione incompleta non aiuta coloro che, oggi amministratori sia di maggioranza sia di minoranza, intendono dialogare, capirsi e confrontarsi soprattutto su un tema delicato e grave quale la situazione attuale dei dipendenti ERC. Quindi ribadisco la mia opinione qui, e negli spazi dove ci si possa esprimere liberamente e fedelmente al pensiero, ovvero che la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto (aperto alle istituzioni, ai sindacati, ai lavoratori...) più che all'aperto (proposta che comunque ha un significato simbolico positivo, ma che può bastare come intenzione appunto per dimostrarne l'apertura) pur sollecitata dal Gruppo di Uniti per Calolziocorte, voleva essere nelle intenzioni condivisa e firmata dai singoli consiglieri comunali, quindi oltre gli schieramenti, senza loghi né altri riferimenti di parte; questo proprio in linea con quanto già concordato di procedere con maggior forza, responsabilmente e opportunamente di concerto, come auspicato anche dal Sindaco.
Lo scopo è aprire al dibattito, tener vivo l'argomento, portare tutti i contributi che si possono portare; sostenere le azioni in essere per i lavoratori e la difesa delle attività lavorative.
Sono già in corso le procedure per concordare le prossime iniziative, settimana prossima si discuterà dell'argomento, la Commissione Garanzie Statutarie è convocata il giorno 3 alle 20,30, e chiunque può seguirne i lavori.
Se non mi sono espresso prima in merito non è per indecisione ma perché (e questo stile mi auguro di dimostrarlo cammin facendo nell'esperienza amministrativa) sono abituato prima a confrontarmi con le diverse opinioni, valutare ogni opportunità, ogni contributo, e poi perché il mio parere personale (no alla spettacolarizzazione) lo propongo, così come tutto il mio impegno, fino in fondo, al "servizio di tutti" e non in funzione di un mio "risultato politico".
Grazie per l'attenzione
paolo autelitano
...una doverosa precisazione, anche per il fatto che lavoro nel campo dell'informazione e che generalmente ho un buon rapporto (e di rispetto) coi giornalisti: il mio non è un "attacco" a "uno o all'altro" dei media locali (nonostante talvolta qualcuno sia di parte, più opinionista che cronista...), semplicemente una questione ben più generale e importante, ribadisco: fondamentale per la democrazia.
Molti cronisti svolgono un buon lavoro, e so in quali condizioni, spesso con difficoltà. E' il "modo" in cui ci si trova costretti a fare informazione, uno "spazio" che ritengo limitato, ristretto, non sempre completo per esprimere una reale situazione e consentirne una obiettiva valutazione, un'opinione...
Un tema che ci porterebbe lontano (come detto: ne parleremo) e per il quale rimango a disposizione per approfondimenti, confronti, scambio d'opioni: mai in polemica ma con fini costruttivi.
Grazie per l'attenzione
p.a.
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