giovedì 16 giugno 2011

Consiglio Comunale 15.06.2011 - Risposta alla mozione della Lega Nord

Intervento tenuto in risposta al punto 17 all'OdG: Mozione a sostegno delle scuole di Calolziocorte presentata dal gruppo consiliare "Lega Nord".


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Il 06.08.2008 la legge “economica” numero 133 che riguarda la finanza pubblica contiene alcuni provvedimenti per il mondo scolastico (artt. 15,16,17,64 e 66).
Il Decreto Legge numero 137 del 29.10.2008 firmato dal Ministro Gelmini.
Entrambi sono stati approvati con i voti della Lega Nord.

Durante il Consiglio Comunale del 14.11.2008 il gruppo di Uniti mediante un ordine del giorno chiede alla Giunta di:
aprire immediatamente un luogo di confronto istituzionale con gli organi territoriali di Direzione scolastica, le organizzazioni sindacali della scuola, le rappresentanze dei genitori e degli studenti, gli Enti locali, le forze politiche e sociali presenti sul territorio, per assumere tutte quelle iniziative concrete ed utili a rimuovere tutti quegli ostacoli che si frappongono alla realizzazione piena del diritto all’istruzione pubblica e ai saperi e che le disposizioni richiamate in premessa possono compromettere seriamente”.

Inoltre Uniti chiede di:
destinare in via prioritaria le risorse del bilancio comunale per il mantenimento dei servizi a favore della scuola pubblica e per la difesa del diritto allo studio
In quella occasione il gruppo consiliare Lega Nord di Calolziocorte unitamente alla maggioranza votò contro.

Sempre Uniti presentando la mozione del PGT –protocollo 29571 del 22.12.2010 – nell’ultimo Consiglio Comunale del 12.04.2011 in fase di delibera aveva chiesto al punto 1 comma g) una “definizione, coinvolgendo le Dirigenze scolastiche, gli organi collegiali e i rappresentanti dei genitori e insegnanti nonché i Comuni vicini, del futuro complessivo degli edifici sedi di scuole a Calolziocorte”.

Risultato: la Lega Nord di Calolziocorte ha votato contro unitamente alla sua maggioranza.

Con questi due estratti si vuole giustificare come Uniti abbia da sempre avuto ben presente le necessità legate ai giovani alunni - quindi gli aspetti di matrici umana - e altresì le necessità di carattere strutturale legate agli edifici scolastici calolziesi.

( Calolziocorte inoltre se paragonato alla media provinciale ha un indice alto per quanto concerne il rapporto insegnante - alunni:17 contro 20. Tale dato potrà creare criticità a causa degli accorpamenti. E’ di oggi la notizia che il Consiglio di Stato ha bocciato le classi “pollaio” del Ministro Gelmini).

In ultimo la nostra interpellanza del 16 maggio scaturita dalle preoccupazioni e dai timori della Direzione scolastica, degli insegnanti e dei genitori. La nostra richiesta è stata di mettere a disposizione tutte le risorse ordinarie e straordinarie disponibili per il potenziamento della scuola pubblica a Calolziocorte.

Proposta demagogica e imprudente” la risposta.

Perché non dire apertamente invece che potenzialmente – e ripeto potenzialmente – ad oggi la scuola di Rossino nella fattispecie, potrà godere di trasferimenti regionali frutto di una mozione, la 147 del 17.05.2011 (stesso giorno dell’incontro serale in quel di Rossino), che il Consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità? Perché non dire del contenuto di tale mozione che ha come primo proponente il Partito Democratico? Perché non dire che nella delibera si è condiviso tra tutte le forze politiche la necessità di salvaguardare le scuole di montagna?
(Per la verità solo stasera nella fase delle comunicazioni questo è stato timidamente accennato. Sulla stampa nei giorni passati nulla).

Perché il Carroccio appoggia a Roma il Governo che vuole i tagli e nel Nord tenta di rattoppare gli stessi?


“Razionalizzazione”. Un termine spesso evocato in questo consesso. Se nei primi mesi dell’anno non fossero intervenute le forze sindacali, le famiglie, i tavoli provinciale e regionale, i Comuni e la Provincia oggi Lecco conterebbe oltre 120 insegnanti in meno.

Il taglio di poco più di 20 unità sul territorio lecchese – Calolziocorte perde 2 unità – è stato riequilibrato con il conteggio delle ore del tempo pieno a livello regionale. Devo dire che questo “razionamento” seppur di dura digestione appare più “ragionato” rispetto alla “razionalizzazione” iniziale.

Non nego la mia e la nostra soddisfazione nel poter mantenere operativa la sede scolastica “collinare” di Rossino - con “collinare” i tecnici sanno cosa intendo significare –nella ferma convinzione che questa non sia l’unica struttura a godere di tale privilegio. Un privilegio che se si riuscirà a mantenere nel corso di questi due prossimi anni scolastici, superando il criterio del dato storico, potrà poi contare sui “numeri” di utenza per garantirne l’esistenza nell’immediato futuro.

Demagogia e imprudenza? Può darsi.

Tuttavia , a differenza di altri, credo che nessuno possa accusarci di incoerenza.
Il “cerchiobottismo” non è nella nostra cultura amministrativa.

La mia personale decisione
– e credo del gruppo di Uniti – pur condividendo pienamente la fase deliberativa della mozione ma non potendo dire altrettanto di alcune delle premesse è di non partecipare alla fase di voto.


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