venerdì 12 febbraio 2010

Comunicato Stampa 12 febbraio 2010 -
"Sanità in Salute?" - Cittadini e territorio -

Venerdì 5 febbraio il Circolo Pd Calolziocorte – Vercurago - Erve ha proposto un incontro pubblico in sala civica sul tema “Sanità in salute?”
Felice Baio – Presidente dell’Assemblea distrettuale sanitaria del meratese – ha aperto la serata illustrando le normative che regolano il servizio sanitario e quello socio-assistenziale regionale. Ha inoltre evidenziato come siano applicati nel territorio lecchese gli indirizzi operativi previsti dal Piano di Zona (come ad esempio la gestione associata) e come si articoli, a volte con difficoltà, la sussidiarietà sia essa di natura verticale o orizzontale.
Lo scenario locale è stato oggetto degli interventi dell’ex sindaco di Carenno Tironi e dell’assessore con delega alle politiche sanitarie del Comune di Monte Marenzo Ornella Chiari. Entrando nello specifico del Distretto sanitario e dei servizi in Valle San Martino, si è ricordato come esso sia frutto della collaborazione tra le Amministrazioni comunali con il decisivo coordinamento curato dalla Comunità montana; a tal proposito si è sottolineato come il Comune di Calolziocorte si sia sempre più sottratto, a partire dalla metà degli anni 90, dalla compartecipazione. Ciò ha isolato lo stesso sempre più in una autonomia, quando invece si sarebbe meglio giustificata una gestione associata dei servizi nell’ambito della Valle. Tale scelta ha inoltre reso meno efficace l’offerta della Comunità montana e il suo stesso ruolo istituzionale, svuotato di competenze.
È poi intervenuto il consigliere regionale Carlo Spreafico che ha ribadito lo stato di eccellenza della sanità lombarda.Tale eccellenza, tuttavia, non è immune da criticità e da possibilità di ulteriore miglioramento.


Nella foto (a partire da sinistra) Felice Baio,Carlo Spreafico,Luca Valsecchi


Le Asl che dovrebbero comportarsi realmente come aziende (ma spesso sono vincolate dalle norme), il problema degli accreditamenti, la mancanza del coinvolgimento del territorio. Quest’ultimo infatti ha organismi consultivi, ma privi di decisionalità. Spreafico ricorda come la partecipazione non dovrebbe essere limitata alla sola consultazione, dove tutto è deciso in modo centralista (Regione) e non federalista, ma cooperare per realizzare una reale programmazione - anche economica - partendo dai bisogni del territorio. Citati poi - con l’illustrazione di proposte in merito -ospedali di comunità, carta dei servizi, assistenza domiciliare e residenze protette dotate di servizi minimi essenziali per anziani.
Attenzione di riguardo poi alle famiglie – sempre più dinamiche – così da creare un anello di giunzione tra assistenza sanitaria e convalescenza post-degenza dei parenti interessati; la migliore finalizzazione dei voucher, misurati sulla situazione effettiva e familiare più che sulla patologia.

intervento di Carlo Spreafico



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