domenica 16 novembre 2008
Pillole AntiStress
e Pillole AntiCalma-Piatta / 2
di Paolo Autelitano
sabato 15 novembre 2008
STUPEFACENTE Davvero sorprendente constatare alcuni giudizi, alcuni commenti, prese di posizione prevenute e/o ideologiche (quando ormai le ideologie, vecchie e nuove, sono viste con ragione più come un ostacolo piuttosto che utili a una soluzione), nel qualunquismo generale, talvolta con tendenze nichilistiche, avendo a che fare con un pensiero dominato dall’individualismo e ormai in una società che ha perso di vista molti dei punti di riferimento senza però essere capace di costruirne altri solidamente fondati. Stupefacente, ma non inaspettatamente. Stupisce perché se è per il bene comune che si sta ragionando, per cui stiamo parlando, e il bene comune è il fine per cui ci si impegna, non capisco il perché di un qualsivoglia attacco personale, a chicchessia. Ma ciò, in fondo, non è una novità e non meraviglia. Perciò me lo aspetto sempre, anche se ben più volentieri m’aspetto contributi d’idee, confronti d’opinioni, anche critiche, proposte realizzabili: magari si può crescere insieme.
Bene. Dal verbo stupefare, stupefacente è ciò che desta stupore e grande meraviglia; ma è un termine che ricorda anche delle sostanze sintetiche o naturali ma usate in modo artificioso; per destare “una condizione”, diciamo così, “diversa”: ho l’impressione che i più siano in cerca di qualcosa d’artificioso, costruito, mascherato; l’importante è apparire, magari anche avere, e la ricerca del consenso induce (è una tentazione) a non essere sé stessi.
Nessuna preoccupazione: mi lascio da sempre volentieri guidare dai principi, dai valori che vado coltivando, nella consapevolezza di non essere infallibile né onnipotente, ciò che temo essere vizio, invece, del presuntuoso, di chi è facile al giudizio, bravo a nascondersi dietro a un dito (dell’ipocrisia più anonima). Resto me stesso. E sempre a disposizione.
CIRCUS Nei tempi che furono, i Romani erano straordinariamente abili nel costruire strade, acquedotti, insediamenti (civili o militari) che ancora oggi si studiano con ammirazione, come anche le tecniche di guerra, formidabili. Ci hanno lasciato inoltre monumenti e opere d’arte. Una grande civiltà, non c’è che dire, come anche del resto altre, nelle varie epoche: i Greci, gli Egizi… Ho sempre avuto, inoltre, una grande ammirazione per la propensione alla democrazia, in particolare nelle culture greca e romana. Ma altrettanto sorprendente, per me, era constatare la ferocia e le pratiche disumane, consentendo (e così divertendosi) che uomini uccidessero altri uomini, oppure che delle belve sbranassero persone (non cittadini, ma schiavi: altro aspetto negativo) negli “spettacoli” circensi, col semplice e “democratico” (oggi si userebbero sondaggi e mass media) volgere del pollice, in alto, in basso (… sempre più in basso).
POLLICE VERSO Ma consentitemi di chiamarmi fuori, oggi, dalla “corsa” fin troppo affollata per esprimersi col “gesto” favorevole o contrario in temi che riguardano una persona, la vita di una persona. Quando si tratta della sfera personale è opportuno (anzi: è giusto) mantenere il massimo rispetto e la delicatezza del caso; a maggior ragione quando la questione riguarda una persona tra la vita e la morte. Un rispettoso, responsabile, silenzio.
Altra cosa è, invece, trattare del tema (ad esempio la bioetica, e i temi della vita) in generale; tenendo presente però che non tutti sono obbligati a essere esperti, e su alcuni argomenti invece, per parlarne seriamente, è necessario esserlo. Nel prossimo appuntamento (se vorrete, e oltre al pensiero che avevo anticipato sul ruolo dell’informazione, sull’importanza della politica) vorrei esprimere comunque un mio parere, tentando un modesto contributo per una riflessione; e ricordando a me stesso, umilmente, che mi sono messo sì a disposizione pubblicamente, in politica si dice, ma a servizio di un impegno amministrativo (per la mia città), senza altre velleità. Ora credo sia il momento, davvero, del silenzio.
sabato 15 novembre 2008
STUPEFACENTE Davvero sorprendente constatare alcuni giudizi, alcuni commenti, prese di posizione prevenute e/o ideologiche (quando ormai le ideologie, vecchie e nuove, sono viste con ragione più come un ostacolo piuttosto che utili a una soluzione), nel qualunquismo generale, talvolta con tendenze nichilistiche, avendo a che fare con un pensiero dominato dall’individualismo e ormai in una società che ha perso di vista molti dei punti di riferimento senza però essere capace di costruirne altri solidamente fondati. Stupefacente, ma non inaspettatamente. Stupisce perché se è per il bene comune che si sta ragionando, per cui stiamo parlando, e il bene comune è il fine per cui ci si impegna, non capisco il perché di un qualsivoglia attacco personale, a chicchessia. Ma ciò, in fondo, non è una novità e non meraviglia. Perciò me lo aspetto sempre, anche se ben più volentieri m’aspetto contributi d’idee, confronti d’opinioni, anche critiche, proposte realizzabili: magari si può crescere insieme.
Bene. Dal verbo stupefare, stupefacente è ciò che desta stupore e grande meraviglia; ma è un termine che ricorda anche delle sostanze sintetiche o naturali ma usate in modo artificioso; per destare “una condizione”, diciamo così, “diversa”: ho l’impressione che i più siano in cerca di qualcosa d’artificioso, costruito, mascherato; l’importante è apparire, magari anche avere, e la ricerca del consenso induce (è una tentazione) a non essere sé stessi.
Nessuna preoccupazione: mi lascio da sempre volentieri guidare dai principi, dai valori che vado coltivando, nella consapevolezza di non essere infallibile né onnipotente, ciò che temo essere vizio, invece, del presuntuoso, di chi è facile al giudizio, bravo a nascondersi dietro a un dito (dell’ipocrisia più anonima). Resto me stesso. E sempre a disposizione.
CIRCUS Nei tempi che furono, i Romani erano straordinariamente abili nel costruire strade, acquedotti, insediamenti (civili o militari) che ancora oggi si studiano con ammirazione, come anche le tecniche di guerra, formidabili. Ci hanno lasciato inoltre monumenti e opere d’arte. Una grande civiltà, non c’è che dire, come anche del resto altre, nelle varie epoche: i Greci, gli Egizi… Ho sempre avuto, inoltre, una grande ammirazione per la propensione alla democrazia, in particolare nelle culture greca e romana. Ma altrettanto sorprendente, per me, era constatare la ferocia e le pratiche disumane, consentendo (e così divertendosi) che uomini uccidessero altri uomini, oppure che delle belve sbranassero persone (non cittadini, ma schiavi: altro aspetto negativo) negli “spettacoli” circensi, col semplice e “democratico” (oggi si userebbero sondaggi e mass media) volgere del pollice, in alto, in basso (… sempre più in basso).
POLLICE VERSO Ma consentitemi di chiamarmi fuori, oggi, dalla “corsa” fin troppo affollata per esprimersi col “gesto” favorevole o contrario in temi che riguardano una persona, la vita di una persona. Quando si tratta della sfera personale è opportuno (anzi: è giusto) mantenere il massimo rispetto e la delicatezza del caso; a maggior ragione quando la questione riguarda una persona tra la vita e la morte. Un rispettoso, responsabile, silenzio.
Altra cosa è, invece, trattare del tema (ad esempio la bioetica, e i temi della vita) in generale; tenendo presente però che non tutti sono obbligati a essere esperti, e su alcuni argomenti invece, per parlarne seriamente, è necessario esserlo. Nel prossimo appuntamento (se vorrete, e oltre al pensiero che avevo anticipato sul ruolo dell’informazione, sull’importanza della politica) vorrei esprimere comunque un mio parere, tentando un modesto contributo per una riflessione; e ricordando a me stesso, umilmente, che mi sono messo sì a disposizione pubblicamente, in politica si dice, ma a servizio di un impegno amministrativo (per la mia città), senza altre velleità. Ora credo sia il momento, davvero, del silenzio.
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2 commenti:
Pillole meditative eccellenti. Ce ne vorrebbero, complimenti anche per lo stile, di significato così intenso per iniziare la giornata.
GRAZIE
gbonf
è giusto condividere, incoraggiare, proseguire sulla strada migliore, rispettosa e costruttiva....
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