venerdì 22 luglio 2011
Sala gioco - Il Centro-Sinistra di Calolziocorte? Persone miserabili e sciacalli
Intervento a cura di Luca Valsecchi
E' proprio vero, la pazienza è la virtù dei forti. In questo caso credo che dinnanzi a queste esternazioni sia pressochè inutile replicare.
Se le procedure amministrative fossero state "cristalline" che motivo vi era
di far partire delle indagini preliminari?
Da sottolineare come ancora una volta il sito comunale sia utilizzato in modo - direi - "poco equilibrato". Questo agire si sposa a toni schiumanti ed a tratti afasici di coloro che costituiscono e rappresentano una parte della
maggioranza a Calolziocorte.
Lascio comunque sintetizzare parte dei miei pensieri al comunicato diramato dal gruppo di Uniti per Calolziocorte a guisa di replica:
1) NOI DI UNITI (TUTTI I CONSIGLIERI DEL GRUPPO ) OLTRE AL CONSIGLIERE RELLA, ABBIAMO PRESENTATO UN ESPOSTO CHE, COME DICE LA PAROLA, NON ACCUSA NESSUNO MA ESPONE DEI FATTI E TRASMETTE ATTI ALLA VALUTAZIONE AUTONOMA DELLA MAGISTRATURA, PER VERIFICARE l’ EVENTUALE RILEVANZA PENALE DI QUELLO CHE E’ SUCCESSO. L’ESPOSTO E’ STATO L’ULTIMA POSSIBILITA’ CHE E’ STATA LASCIATA AI CONSIGLIERI COMUNALI DI OPPOSIZIONE DOPO CHE SONO STATE RESPINTE IN MALO MODO TUTTE LE PROPOSTE DA NOI PRESENTATE PER EVITARE L’APERTURA DELLE SALE GIOCO A CALOLZIOCORTE;
2) NELL’ESPOSTO NON SI DENUNCIA NE’ SI ACCUSA NESSUNO IN PARTICOLARE MA SI ESPONGONO SOLO FATTI E ATTI;
3) MARCO GHEZZI DEVE AVERE PERSO LA TESTA PERCHE’ VUOLE ANTICIPARE LA MAGISTRATURA NEI GIUDIZI E NELLE CONCLUSIONI. LA MAGISTRATURA FARA’ QUELLO CHE DEVE FARE E POI TRARRA’ AUTONOMAMENTE LE SUE CONCLUSIONI: SE DECIDERA’ PER ARCHIVIAZIONE O PER RINVII A GIUDIZIO NOI RISPETTEREMO IL SUO GIUDIZIO;
4) SE C’E’ QUALCUNO CHE DOVREBBE DIMETTERSI NON SONO I CONSIGLIERI COMUNALI CHE HANNO DIRITTO/DOVERE DI SVOLGERE IL PROPRIO MANDATO, MA PIUTTOSTO IL SINDACO E LA GIUNTA, VISTO CHE QUANTO STA SUCCEDENDO DIMOSTRA, QUANTOMENO, CHE LE PROCEDURE SEGUITE IN QUESTA VICENDA NON SONO CHIARE FINO IN FONDO.
Qui sotto i due "discutibili" interventi:
COMUNICATO LEGA NORD CALOLZIOCORTE (cliccare sull'immagine per ingrandire)
COMUNICATO SINDACO sul sito del comune di CALOLZIOCORTE
Data pubblicazione: 18/07/2011
Sala giochi a Calolziocorte: non più semplice contrapposizione politica ma miserabile e spregiudicata azione di sciacallaggio!
Rella, Conti e i suoi compagni di minoranza stanno esagerando.
“Sulla sala giochi da troppo tempo le loro azioni straripano da quella che dovrebbe essere una normale contrapposizione politica nei confronti della maggioranza. Il loro atteggiamento si sta sempre più consolidando come miserabile e spregevole dal punto di vista morale.
Non gli è bastato rimanere con il cerino in mano dopo che la Questura ha rilasciato secondo l’art. 88 del TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) l’autorizzazione all’apertura della sala, esautorando completamente il Comune da qualsiasi controllo (!), a conferma che in materia di gioco d’azzardo gli enti locali possono fare poco o nulla per contrastarlo” spiega il sindaco.
“Pur di gettare discredito verso la Giunta e la maggioranza, solo per un bieco tornaconto (consenso) politico, hanno infilato nel trita carne l’operato dei funzionari comunali a cui compete la rigorosa applicazione delle leggi e dei regolamenti comunali. Si perché in qualità di consiglieri comunali, che dovrebbero non ignorare le regole di governo, in primis la distinzione tra i ruoli di amministratori e funzionari, hanno frontalmente attaccato l’operato degli uffici che da quasi due anni si stanno districando in modo serio e trasparente in una materia alquanto complicata. Convinti dell’esistenza di irregolarità amministrative, favoritismi e disparità di trattamento, spinti da demagogia e foga giustizialista hanno inoltrato un esposto in procura che nelle ultime ore è sfociato in un avviso di garanzia per abuso di ufficio e al sequestro dagli uffici di tutti gli atti relativi alla sala gioco. Eppure, potevano benissimo verificare direttamente la regolarità delle procedure chiedendo la lettura di tutti gli atti” prosegue il primo cittadino.
“A Sonia Airoldi, responsabile del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) e destinataria del provvedimento, esprimo piena solidarietà e fiducia incondizionata. Alla guida del SUAP, un servizio difficile e di evidente responsabilità, la Airoldi nel difficile procedimento della sala giochi si è comportata (come i colleghi di ufficio) con professionalità, correttezza, trasparenza e equilibrio. Non meritava certamente questo vile attacco che, pur nella consapevolezza di avere ben operato, per un po’ di tempo minerà la sua serenità e quella dei suoi cari.
Dimostrerà comunque alla Procura la correttezza delle sue azioni e ne uscirà a testa alta.
Per Rella, Conti e compagni il bieco tornaconto politico non ci sarà! I calolziesi ai quali hanno voluto per mesi far credere che in città si potesse evitare l’apertura di una sala gioco non sono stupidi e capiranno l’inganno”. Conclude Arrigoni.
E' proprio vero, la pazienza è la virtù dei forti. In questo caso credo che dinnanzi a queste esternazioni sia pressochè inutile replicare.
Se le procedure amministrative fossero state "cristalline" che motivo vi era
di far partire delle indagini preliminari?
Da sottolineare come ancora una volta il sito comunale sia utilizzato in modo - direi - "poco equilibrato". Questo agire si sposa a toni schiumanti ed a tratti afasici di coloro che costituiscono e rappresentano una parte della
maggioranza a Calolziocorte.
Lascio comunque sintetizzare parte dei miei pensieri al comunicato diramato dal gruppo di Uniti per Calolziocorte a guisa di replica:
1) NOI DI UNITI (TUTTI I CONSIGLIERI DEL GRUPPO ) OLTRE AL CONSIGLIERE RELLA, ABBIAMO PRESENTATO UN ESPOSTO CHE, COME DICE LA PAROLA, NON ACCUSA NESSUNO MA ESPONE DEI FATTI E TRASMETTE ATTI ALLA VALUTAZIONE AUTONOMA DELLA MAGISTRATURA, PER VERIFICARE l’ EVENTUALE RILEVANZA PENALE DI QUELLO CHE E’ SUCCESSO. L’ESPOSTO E’ STATO L’ULTIMA POSSIBILITA’ CHE E’ STATA LASCIATA AI CONSIGLIERI COMUNALI DI OPPOSIZIONE DOPO CHE SONO STATE RESPINTE IN MALO MODO TUTTE LE PROPOSTE DA NOI PRESENTATE PER EVITARE L’APERTURA DELLE SALE GIOCO A CALOLZIOCORTE;
2) NELL’ESPOSTO NON SI DENUNCIA NE’ SI ACCUSA NESSUNO IN PARTICOLARE MA SI ESPONGONO SOLO FATTI E ATTI;
3) MARCO GHEZZI DEVE AVERE PERSO LA TESTA PERCHE’ VUOLE ANTICIPARE LA MAGISTRATURA NEI GIUDIZI E NELLE CONCLUSIONI. LA MAGISTRATURA FARA’ QUELLO CHE DEVE FARE E POI TRARRA’ AUTONOMAMENTE LE SUE CONCLUSIONI: SE DECIDERA’ PER ARCHIVIAZIONE O PER RINVII A GIUDIZIO NOI RISPETTEREMO IL SUO GIUDIZIO;
4) SE C’E’ QUALCUNO CHE DOVREBBE DIMETTERSI NON SONO I CONSIGLIERI COMUNALI CHE HANNO DIRITTO/DOVERE DI SVOLGERE IL PROPRIO MANDATO, MA PIUTTOSTO IL SINDACO E LA GIUNTA, VISTO CHE QUANTO STA SUCCEDENDO DIMOSTRA, QUANTOMENO, CHE LE PROCEDURE SEGUITE IN QUESTA VICENDA NON SONO CHIARE FINO IN FONDO.
Qui sotto i due "discutibili" interventi:
COMUNICATO LEGA NORD CALOLZIOCORTE (cliccare sull'immagine per ingrandire)
COMUNICATO SINDACO sul sito del comune di CALOLZIOCORTE
Data pubblicazione: 18/07/2011
Sala giochi a Calolziocorte: non più semplice contrapposizione politica ma miserabile e spregiudicata azione di sciacallaggio!
Rella, Conti e i suoi compagni di minoranza stanno esagerando.
“Sulla sala giochi da troppo tempo le loro azioni straripano da quella che dovrebbe essere una normale contrapposizione politica nei confronti della maggioranza. Il loro atteggiamento si sta sempre più consolidando come miserabile e spregevole dal punto di vista morale.
Non gli è bastato rimanere con il cerino in mano dopo che la Questura ha rilasciato secondo l’art. 88 del TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) l’autorizzazione all’apertura della sala, esautorando completamente il Comune da qualsiasi controllo (!), a conferma che in materia di gioco d’azzardo gli enti locali possono fare poco o nulla per contrastarlo” spiega il sindaco.
“Pur di gettare discredito verso la Giunta e la maggioranza, solo per un bieco tornaconto (consenso) politico, hanno infilato nel trita carne l’operato dei funzionari comunali a cui compete la rigorosa applicazione delle leggi e dei regolamenti comunali. Si perché in qualità di consiglieri comunali, che dovrebbero non ignorare le regole di governo, in primis la distinzione tra i ruoli di amministratori e funzionari, hanno frontalmente attaccato l’operato degli uffici che da quasi due anni si stanno districando in modo serio e trasparente in una materia alquanto complicata. Convinti dell’esistenza di irregolarità amministrative, favoritismi e disparità di trattamento, spinti da demagogia e foga giustizialista hanno inoltrato un esposto in procura che nelle ultime ore è sfociato in un avviso di garanzia per abuso di ufficio e al sequestro dagli uffici di tutti gli atti relativi alla sala gioco. Eppure, potevano benissimo verificare direttamente la regolarità delle procedure chiedendo la lettura di tutti gli atti” prosegue il primo cittadino.
“A Sonia Airoldi, responsabile del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) e destinataria del provvedimento, esprimo piena solidarietà e fiducia incondizionata. Alla guida del SUAP, un servizio difficile e di evidente responsabilità, la Airoldi nel difficile procedimento della sala giochi si è comportata (come i colleghi di ufficio) con professionalità, correttezza, trasparenza e equilibrio. Non meritava certamente questo vile attacco che, pur nella consapevolezza di avere ben operato, per un po’ di tempo minerà la sua serenità e quella dei suoi cari.
Dimostrerà comunque alla Procura la correttezza delle sue azioni e ne uscirà a testa alta.
Per Rella, Conti e compagni il bieco tornaconto politico non ci sarà! I calolziesi ai quali hanno voluto per mesi far credere che in città si potesse evitare l’apertura di una sala gioco non sono stupidi e capiranno l’inganno”. Conclude Arrigoni.
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1 commento:
La Giunta Comunale con la delibera del 18-7-2011 n. 81 ha individuato i luoghi sensibili previsti dal regolamento per l'apertura e la gestione delle sale da gioco. Non è che per caso ci è finita anche la biblioteca? Se sì si tratterebbe per lo meno di un clamoroso autogol (e sto su una definizione "minima e rispettosa").
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