giovedì 18 novembre 2010

Piano opere triennali: Palestra in località Sala e pista ciclopedonale al Lavello

Comunicato del 18 Novembre 2010

L’amministrazione comunale – dal punto di vista economico – ricorda tanto l’ampolla del dio Po: ha una capacità limitata.

Al di là della colorita espressione, i primi incontri nelle frazioni evidenziano come dal punto di vista degli interventi programmati, poco sia stato realizzato oltre alle asfaltature. Sebbene l’amministrazione calolziese stia liquidando con accettabile tempistica prestatori e fornitori - la realizzazione degli interventi urbanistici va a rilento. Il patto di stabilità impone rigore e i suoi vincoli potrebbero anche rivelarsi più stringenti nel 2011 nonostante le concessioni ottenute a livello europeo.

Ecco perché riteniamo che la politica delle buone intenzioni non si possa sposare con la contingenza. Si diceva di un concorso di idee per la piscina a Calolziocorte. Inutile formulare ora dei commenti.

In attesa di chiudere i pagamenti di Piazza Vittorio Veneto, nel piano delle opere triennali 2011-2013 approvato dalla giunta lo scorso ottobre, è prevista la realizzazione della palestra di Sala. Tale intervento è atteso dai residenti della frazione anche in virtù del fatto che gli alunni della scuola elementare sono costretti a spostarsi sin al Lavello per effettuare le ore di educazione fisica. I costi preventivi dell’opera ammontano ad 1.500.000€ totalmente ricoperti dalla contrazione di un mutuo. Ad oggi però riteniamo che fare delle promesse sia fuori luogo. Se invece la spiegazione fosse la sola logica contabile di quantificare le risorse in via previsionale, ci può stare.

Per quanto riguarda il 2011 si nota come vi sia la volontà da parte dell’amministrazione di partire con i lavori della pista ciclopedonale in località Lavello e nel contempo con l’ampliamento della scuola elementare di Rossino.
Il reperimento delle risorse alimenta qualche perplessità. Dei 302.000€ previsti per la ciclovia, ben 120.800€ sono computati su una richiesta di contributo alla Regione via bando.

L’augurio è che si possa centrare l’obiettivo anche se un primo analogo tentativo è stato fallito nel 2009 dove – si legge – “la richiesta non ha riscontrato esito positivo”.
Osservando i numeri si nota come degli oltre 800.000€ da introitarsi a mezzo trasferimento di immobili , 290.000€ siano reperiti dalla (auspicabile) vendita delle due unità commerciali sottostanti Piazza Vittorio Veneto. Non molto per la verità considerando lo stato e l’ubicazione dei luoghi. Ciò che lascia l’amaro in bocca - complice la crisi economica – è stata la mancata capacità dell’amministrazione di “passare all’incasso” e lo spettro di future trattative private sembra farsi vivo.

Certo il mattone non naviga in buone acque. Sempre per restare in tema a Calolziocorte la maggioranza ha approvato in Consiglio Comunale il famoso Piano Casa sul quale i nostri dubbi si son rivelati fondati. Dai dati emersi sul Sole 24 Ore il 13 settembre scorso si parla di 2700 progetti in 63 città italiane. Su scala nazionale l’effetto è da ritenersi nullo. A Calolziocorte a metà ottobre non risultava alcuna richiesta compatibile con i criteri adottati dalla delibera consiliare a detta degli uffici competenti.

Si spiega da sé il perché sulla base di queste assunzioni vi sarà da discutere a fondo il PGT in fase di approvazione.

Gazzetta di Lecco 20 Novembre 2010
Giornale di Lecco 22 Novembre 2010
Provincia di Lecco 24 Novembre 2010



Nessun commento: