venerdì 11 giugno 2010
Il futuro di AUSM
- Consiglio Comunale 07 Giugno 2010-
Valsecchi Luca Giovanni – Uniti per Calolziocorte – il quale riconosce l’impegno profuso dal Presidente di AUSM unitamente al CdA nel redigere il bilancio nonché la sincerità nell’illustrare le criticità attuali.
Ritiene che sul futuro della partecipata fare delle previsioni risulta difficile, soprattutto perché le proposte di politica industriale sono in questo caso figlie degli eventi: non solo la manovra finanziaria in fase di approvazione potrebbe comportare la chiusura della società al 31.12.2010 ma anche la Carta delle Autonomie, ferma in attesa del federalismo, che dovrebbe eliminare molte realtà pubbliche intermedie.
Sottolinea come il margine operativo lordo sia straordinariamente in linea con quello dello scorso anno. La gestione operativa netta - inclusi cioè gli ammortamenti - è apprezzabile seppur negativa, poiché in termini assoluti è di due terzi inferiore allo scorso anno ( -255253,00€ contro -82893,00€). Ciò è dovuto al rallentamento delle quote di ammortamento (es. gas calcolato sui 50 anni e non sui 40). Tale dato è indice di come sia limitata la capacità di fare ulteriori investimenti oltre al fatto che la liquidità appare scarsa. La gestione finanziaria straordinaria quest’anno non ha aiutato come in quello passato per cui si registra la perdita a bilancio.
Richiama l’intervento del consigliere Gandolfi in cui si accenna ad un auspicata “svolta commerciale” : ciò si traduce in necessità di fatturare. Pur sperando nella possibilità di fare cassa con la concessione del ciclo passivo dell’acqua da parte dell’ente provinciale, ad oggi le fonti di ricavo sono ristrette. In tema di strutture ed impianti, quelli di distribuzione del gas di proprietà di AUSM non sono sufficienti a generare flusso.
Ritiene che l’azienda non può garantirsi una vision nel lungo periodo. Sottolinea come sia quantomeno necessario il mantenimento di questi numeri qualora si dovesse arrivare alla cessione della partecipata stessa.
Ritiene che sul futuro della partecipata fare delle previsioni risulta difficile, soprattutto perché le proposte di politica industriale sono in questo caso figlie degli eventi: non solo la manovra finanziaria in fase di approvazione potrebbe comportare la chiusura della società al 31.12.2010 ma anche la Carta delle Autonomie, ferma in attesa del federalismo, che dovrebbe eliminare molte realtà pubbliche intermedie.
Sottolinea come il margine operativo lordo sia straordinariamente in linea con quello dello scorso anno. La gestione operativa netta - inclusi cioè gli ammortamenti - è apprezzabile seppur negativa, poiché in termini assoluti è di due terzi inferiore allo scorso anno ( -255253,00€ contro -82893,00€). Ciò è dovuto al rallentamento delle quote di ammortamento (es. gas calcolato sui 50 anni e non sui 40). Tale dato è indice di come sia limitata la capacità di fare ulteriori investimenti oltre al fatto che la liquidità appare scarsa. La gestione finanziaria straordinaria quest’anno non ha aiutato come in quello passato per cui si registra la perdita a bilancio.
Richiama l’intervento del consigliere Gandolfi in cui si accenna ad un auspicata “svolta commerciale” : ciò si traduce in necessità di fatturare. Pur sperando nella possibilità di fare cassa con la concessione del ciclo passivo dell’acqua da parte dell’ente provinciale, ad oggi le fonti di ricavo sono ristrette. In tema di strutture ed impianti, quelli di distribuzione del gas di proprietà di AUSM non sono sufficienti a generare flusso.
Ritiene che l’azienda non può garantirsi una vision nel lungo periodo. Sottolinea come sia quantomeno necessario il mantenimento di questi numeri qualora si dovesse arrivare alla cessione della partecipata stessa.
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