domenica 29 novembre 2009
Consiglio Comunale 25 Novembre 2009 - considerazioni
Carne nelle scuole calolziesi macellata secondo il rito halal
Inrvento a cura di Paolo Autelitano
Il sindaco si è limitato a informare il Consiglio Comunale su sollecitazione del capogruppo della Lega Nord, Ghezzi, riferendo di accertamenti in corso su quanto si sta verificando nelle scuole calolziesi, una “operazione trasparenza” comunque opportuna.
«Circa il volantino scritto in arabo ritengo giusta la prudenza e doverosa la verifica dell’esatto contenuto, ma non ritengo che debba esserci preoccupazione più del dovuto, ci sono le condizioni per tenere tutto sotto il giusto controllo e, tra l’altro, compiere passi avanti verso l’integrazione e la reciproca conoscenza aiuterebbe a superare diffidenze, convivere senza tensioni e evidenziare immediatamente chi non fosse in regola. È un concetto di cittadinanza che fatti come questo dimostrano essere necessario maturare».
«Comprendo anche la necessità organizzativa e quindi di limitare l’alternativa dei menu, può essere però anche l’occasione per verificare l’andamento generale del servizio, rinnovato l’anno scorso, che peraltro prevede costi medi superiori a quanto si riscontra in molti altri Comuni, come evidenziato nella recente vicenda del rimborso mensa agli insegnanti, per cui si è trovato l’accordo ma che induce a riflettere come il Governo scarichi molti pesi sulle amministrazioni senza la necessaria compensazione economica»
«È senz’altro grave che sia stato esposto un comunicato in una lingua straniera senza traduzione ma soprattutto che non ci sia stato, da parte dei responsabili, un preventivo accordo sulle forniture alimentari né una informazione che ritengo doverosa e irrinunciabile verso tutte le famiglie, che hanno diritto di sapere le provenienze e la tipologia delle carni; le quali peraltro si differenziano non per produzione e qualità ma per il metodo di macellazione, definito barbaro dal capogruppo Ghezzi, metodo riconosciuto secondo la religione musulmana ma che è molto simile a quello ebraico, entrambi di antica tradizione (kasher, o kosher equivalente dell’islamico halal)».
«A questo proposito, però, ci si potrebbe chiedere se nessuno compie verifiche periodiche sulle forniture delle mense»
«Rimane il fatto, spiacevole, di come si affrontano tali situazioni, spesso prevenuti e con ostilità verso il diverso, lo straniero, su temi importanti per il futuro che invece richiederebbero meno strumentalizzazione proprio per individuare le migliori soluzioni»
Mozione crocifissi nei luoghi pubblici: gli esponenti PD decidono di non partecipare al voto
i consiglieri comunali Luca Valsecchi e Paolo Autelitano nel Consiglio comunale di Calolziocorte di mercoledì 25 novembre, relativamente alla mozione proposta dalla Lega Nord per mantenere i crocifissi nelle aule scolastiche, hanno ritenuto di non partecipare al voto finale sulla mozione e dopo essere intervenuti spiegando le proprie motivazioni e affermando di essere a favore del crocefisso (come riportato in allegato) hanno consegnato un documento agli atti del Consiglio.
Per meglio specificare la posizione, si aggiunge che tale scelta, tra altri motivi, è dovuta al fatto che il testo presentato comprendeva riferimenti:
a richiami alla democrazia, alla forma di governo, sostenuto da maggioranza parlamentare (concetto che indurrebbe all’ipotesi per cui si possano modificare tradizioni e consuetudini popolari o radici culturali al cambiare delle maggioranze parlamentari; ciò tanto meno è possibile quando si tratta di un tema che riguarda la sensibilità individuale del credente e collettiva della Chiesa o di qualsiasi istituzione religiosa);
a intromissioni della Corte europea (le cui decisioni nel caso non sono comunque condivisibili), come se fosse una istituzione esclusa dall’ordinamento istituzionale europeo (e in ogni caso lasciando sottintesa una mal sopportata appartenenza alla stessa Unione Europea);
a “lesioni” degli interessi di un popolo; e a diritti umani e civili (ma non meglio specificati, se isolati dal contesto europeo e mondiale, appunto apparentemente distinti dai diritti umani universalmente riconosciuti, al di là dei confini e delle appartenenze geopolitiche, e anzi relegati a interessi localistici);
a “dittature delle minoranze” (ciò che risulta incomprensibile - forse alludendo a guerre di religione o tra religioni - in quanto non vi è una minoranza che detta legge ma soggetti che appellandosi alla legge avanzano le proprie richieste; la minoranza nel caso sarebbe costituita da atei, agnostici o altro);
a un attacco alla storia e alla cultura italiane (l’attacco eventualmente è alla religione o verso i sentimenti religiosi, ciò che invece indurrebbe a ben altre azioni ma non sul piano politico, bensì su quello religioso).
Per le motivazioni si rimanda al documento presentato agli atti, che si può consultare qui sotto:
Documento depositato agli atti firmato
Paolo Autelitano-Luca Valsecchi
Questa la mozione presentata dagli esponenti della Lega Nord:
Mozione Lega crocifissi
Inrvento a cura di Paolo Autelitano
Il sindaco si è limitato a informare il Consiglio Comunale su sollecitazione del capogruppo della Lega Nord, Ghezzi, riferendo di accertamenti in corso su quanto si sta verificando nelle scuole calolziesi, una “operazione trasparenza” comunque opportuna.
«Circa il volantino scritto in arabo ritengo giusta la prudenza e doverosa la verifica dell’esatto contenuto, ma non ritengo che debba esserci preoccupazione più del dovuto, ci sono le condizioni per tenere tutto sotto il giusto controllo e, tra l’altro, compiere passi avanti verso l’integrazione e la reciproca conoscenza aiuterebbe a superare diffidenze, convivere senza tensioni e evidenziare immediatamente chi non fosse in regola. È un concetto di cittadinanza che fatti come questo dimostrano essere necessario maturare».
«Comprendo anche la necessità organizzativa e quindi di limitare l’alternativa dei menu, può essere però anche l’occasione per verificare l’andamento generale del servizio, rinnovato l’anno scorso, che peraltro prevede costi medi superiori a quanto si riscontra in molti altri Comuni, come evidenziato nella recente vicenda del rimborso mensa agli insegnanti, per cui si è trovato l’accordo ma che induce a riflettere come il Governo scarichi molti pesi sulle amministrazioni senza la necessaria compensazione economica»
«È senz’altro grave che sia stato esposto un comunicato in una lingua straniera senza traduzione ma soprattutto che non ci sia stato, da parte dei responsabili, un preventivo accordo sulle forniture alimentari né una informazione che ritengo doverosa e irrinunciabile verso tutte le famiglie, che hanno diritto di sapere le provenienze e la tipologia delle carni; le quali peraltro si differenziano non per produzione e qualità ma per il metodo di macellazione, definito barbaro dal capogruppo Ghezzi, metodo riconosciuto secondo la religione musulmana ma che è molto simile a quello ebraico, entrambi di antica tradizione (kasher, o kosher equivalente dell’islamico halal)».
«A questo proposito, però, ci si potrebbe chiedere se nessuno compie verifiche periodiche sulle forniture delle mense»
«Rimane il fatto, spiacevole, di come si affrontano tali situazioni, spesso prevenuti e con ostilità verso il diverso, lo straniero, su temi importanti per il futuro che invece richiederebbero meno strumentalizzazione proprio per individuare le migliori soluzioni»
Mozione crocifissi nei luoghi pubblici: gli esponenti PD decidono di non partecipare al voto
i consiglieri comunali Luca Valsecchi e Paolo Autelitano nel Consiglio comunale di Calolziocorte di mercoledì 25 novembre, relativamente alla mozione proposta dalla Lega Nord per mantenere i crocifissi nelle aule scolastiche, hanno ritenuto di non partecipare al voto finale sulla mozione e dopo essere intervenuti spiegando le proprie motivazioni e affermando di essere a favore del crocefisso (come riportato in allegato) hanno consegnato un documento agli atti del Consiglio.
Per meglio specificare la posizione, si aggiunge che tale scelta, tra altri motivi, è dovuta al fatto che il testo presentato comprendeva riferimenti:
a richiami alla democrazia, alla forma di governo, sostenuto da maggioranza parlamentare (concetto che indurrebbe all’ipotesi per cui si possano modificare tradizioni e consuetudini popolari o radici culturali al cambiare delle maggioranze parlamentari; ciò tanto meno è possibile quando si tratta di un tema che riguarda la sensibilità individuale del credente e collettiva della Chiesa o di qualsiasi istituzione religiosa);
a intromissioni della Corte europea (le cui decisioni nel caso non sono comunque condivisibili), come se fosse una istituzione esclusa dall’ordinamento istituzionale europeo (e in ogni caso lasciando sottintesa una mal sopportata appartenenza alla stessa Unione Europea);
a “lesioni” degli interessi di un popolo; e a diritti umani e civili (ma non meglio specificati, se isolati dal contesto europeo e mondiale, appunto apparentemente distinti dai diritti umani universalmente riconosciuti, al di là dei confini e delle appartenenze geopolitiche, e anzi relegati a interessi localistici);
a “dittature delle minoranze” (ciò che risulta incomprensibile - forse alludendo a guerre di religione o tra religioni - in quanto non vi è una minoranza che detta legge ma soggetti che appellandosi alla legge avanzano le proprie richieste; la minoranza nel caso sarebbe costituita da atei, agnostici o altro);
a un attacco alla storia e alla cultura italiane (l’attacco eventualmente è alla religione o verso i sentimenti religiosi, ciò che invece indurrebbe a ben altre azioni ma non sul piano politico, bensì su quello religioso).
Per le motivazioni si rimanda al documento presentato agli atti, che si può consultare qui sotto:
Documento depositato agli atti firmato
Paolo Autelitano-Luca Valsecchi
Questa la mozione presentata dagli esponenti della Lega Nord:
Mozione Lega crocifissi
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