venerdì 5 settembre 2008

05.09.08 - Festa democratica di Osnago - Parla Enrico Letta

Il riformismo per innovare l’economia italiana

Dopo il classico quarto d’ora accademico di ritardo prende la parola l’On. Enrico Letta, membro del Governo Ombra del PD.


1] Negli ultimi 6-7 anni-ricorda- in Italia è andata aggravandosi la questione salariale. La forbice tra i redditi di lavoratori dipendenti e pensionati è andata accentuandosi se paragonata ad altre categorie. Il tasso inflazionistico percepito del 4% di fatto è un valore tra il 5% ed il 5.5% reale. Le famiglie soffrono tale condizione . Il tasso percepito non è attendibile poiché ‘mediato’ dal paniere.


2] L’Italia soffre l’economia del petrolio poiché genera energia –quella che non compra – sulla base di gas naturale e di petrolio e suoi derivati


3]La crisi dei mercati americani è avvertita dall’Europa come crisi di fiducia nei confronti dell’economia d’oltreoceano.


Se l’inflazione reale si aggira oltre il 4% perché l’attuale governo ha fissato come indice di inflazione per la manovra finanziaria l’1.7%? Mai nessun governo prima d’ora in Italia aveva fissato tale indice a meno della metà dell’indice reale. [Cesare Damiano nella sua comparsata a Lecco per la vicenda Riello ci ricordò come durante il governo Prodi tale indice fu fissato al 2% dopo ampie discussioni con Tommaso Padoa-Schioppa., pur essendo l’inflazione ben al di sotto dei valori attuali].


Cosa significa tale indice? Significa che il ciclo degli aumenti sui contratti di lavoro è rapportato a tale valore. Gli eventuali aumenti contrattuali pertanto vengono assorbiti dalla spinta inflazionistica stessa.
Tornando alla crisi americana, essa ha i connotati di una crisi finanziaria (leggesi speculativa) che poco si identifica con la situazione reale. I mercati europei hanno una struttura che si fonda sull’economia industriale che lascia uno spazio ridotto all’invenzione di cifre. Tra le altre, la Germania marca timidi segnali di ripresa.


E l’Italia? Le scelte del governo attuale daranno poca spinta. La stessa detassazione degli straordinari è un elemento di nicchia per alcune aziende e soprattutto non risponde a tutte le territorialità del Paese. Il vero problema è che esistono una buona produttività media e dei buoni risultati medi , ma si riscontra la più bassa percentuale di occupazione femminile a livello europeo . Questa è una forte asimmetria che costringe le famiglie ad avere caratteri monoreddituali; ecco perché in caso di crisi lavorativa del coniuge contribuente tutto concorre ad inasprire le situazioni.
Ecco perché come controproposta del PD nasce la politica a sostegno dell’occupazione femminile.


Dopo digressioni sul caso Alitalia come pessimo esempio di collusione tra politica, sindacati ,manager scadenti ed un’analisi sull’Italia delle corporazioni che osteggia le liberalizzazioni, si giunge a parlare di tassazione.
Il fisco era ed è il punto delle campagne elettorali berlusconiane. Tuttavia a fronte alle promesse di abbassare le tasse, la risposta è stata la stessa di Tommaso Padoa Schioppa e Visco.Perchè oggi l’italiano non si lamenta? Vincere le elezioni per aumentare le tasse.
La stessa abolizione dell’ICI si è rivelata una partita di giro. I comuni avranno col federalismo il rapporto privilegiato per esercitare la pressione fiscale sugli immobili.






Il federalismo porterà anche dei vantaggi se in esso vi saranno: responsabilità, fine delle assegnazioni dei fondi sulla base della spesa storica, tracciabilità delle tasse.
Detto questo – continua Letta- il PD è in totale alternatività alla Lega nelle sue proposte. Non c’è nessun asse politico benché i più vogliano farlo credere.


Enrico confessa apertamente che non si è ancora entrati nel cuore della Missione del PD. Tuttavia ci sono solo due strade percorribili per un partito che ha raccolto da solo un terzo dell’elettorato:


A] fare opposizione e far crescere l’antiberlusconismo a prescindere dai contenuti e magari ottenere più del 50% per cento per governare


B ]Costruire le condizioni ed argomentare controproposte valide e talvolta alternative - sempre giustificandone il perché e motivandone il come- cosi da poter raggiungere il 50,1% dei voti

Il PD ha scelto questa seconda linea .




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